Crociera MAR ROSSO – Itinerario st. john

Questa crociera potrà partire da Port Galib, da Marsa Alam, o da Hamata, a seconda delle condizioni del mare, e da dove si troverà la barca la settimana precedente. In base al porto di partenza potrà cambiare la sequenza delle
immersioni, ma si faranno comunque tutte secondo itinerario.

Solo se le condizioni del mare lo permetteranno, si potrà navigare verso Zabargad e Rocky Island. Il check dive e le prime immersioni si svolgeranno in punti differenti a seconda del porto di partenza, per poi immergersi nelle immersioni concordate.

Sha’ab Claudio è caratterizzata da un insieme di caverne comunicanti tra loro e illuminate dai raggi del sole che si insinuano al suo interno filtrando attraverso le spaccature presenti nella parte superficiale.
Lo spettacolo all’interno è magico e surreale. Si entrerà in una ampia camera dove si potranno ammirare i giochi di luce dei raggi che penetrano dallo strato superficiale del reef. Sulle pareti vi sono isolati cespugli di corallo nero e piccoli alcionari.

Dalla prima camera partono poi una serie di cunicoli comunicanti su un fondo di sabbia chiara che danno
l’idea di una magica cattedrale subacquea Abu Kararim rappresenta insieme a Sha’ab Claudio vere e proprie cattedrali sommerse. Osservando dalla barca non ci si potrà neanche lontanamente immaginare quali visioni magiche offrirà l’immersione di Sha’ab Abu Kararim.

E’ impossibile descrivere nei dettagli l’atmosfera magica di questa immersione. Una volta addentrati nel cuore del reef, si nuoterà tra stretti corridoi illuminati dalla luce proveniente dalle spaccature poste sulla zona superficiale. Pesci farfalla e dentici isolati nuotano dentro ogni anfratto, le pareti di roccia levigata sono totalmente rivestite da piccole gorgonie gialle e folti cespugli di corallo nero.
Durante questa immersione non bisogna correre ma è importante soffermarsi a guardare, a volte la presenza del pesce non è assolutamente obbligatoria soprattutto quando ci si trova di fronte a creazioni della natura come questa.

La luce e la particolare conformazione di questo reef sono i due elementi fondamentali che fanno di Abu Kararim un’immersione davvero speciale.

Sha’ab Maksur con la sua punta nord, è un altra immersione conoscita e ambita di questa zona. Si comincia su un primo grande pianoro esposto a nord, che dalla profondità di -25 metri si propende nel blu fino a raggiungere i -30 metri in prossimità della punta. Sulla sua superficie si trovano diverse formazioni madreporiche tra
cui acropore ad ombrello ventagli di gorgonie e moltitudini di alcionari, che nei giorni di corrente lo avvolgono quasi completamente.

Pesci corallini e pelagici di ogni tipo potranno essere avvistati nel blu, in particolare carangidi e barracuda presenti nei punti di maggiore corrente. Sul versante esposto a nord-est alla profondità di -40 metri è presente
un terrazzo di dimensioni ridotte ottimo punto di avvistamento per gli squali grigi e martello.

Sataya, famoso reef denominato anche Dolphin reef per la presenza di un gruppo di delfini stanziali all’interno della laguna, non potrà mancare in questo itinerario. Ci si potrà fermare per il pranzo, ma soprattutto per lo snorkeling tra i delfini stenelle, per un emozione unica.

Si potrà inoltre fare l’immersione notturna rilassante a Sataya sud, dove ci si imbatterà in uno spettacolare giardino di corallo duro dalle forme più svariate. Una bellissima sensazione la si proverà nuotando sui 15 metri in mezzo a un paesaggio lunare molto suggestivo con la presenza di gruppi di triglie sospese nel blu.

Terminato il giardino corallino si raggiungerà un esteso pianoro sabbioso a 12 metri di profondità sul quale
poggiano cinque torri coralline principali che si elevano quasi in superficie, dove si potranno osservare famiglie di lion fish molto curiosi e i grossi napoleoni che nuotano a mezz’acqua.

Lasciando Sataya si navigherà verso il comprensorio di St John, che si trova a circa 4 ore di navigazione, dove una serie di spettacolari immersioni con differenti caratteristiche, soddisferanno le aspettative di tutti i subacquei.
Abili Ali, è uno dei più famosi reef della zona, dove ci si immergerà in drift sul versante esposto ad ovest, tenendo la parete sulla destra, ammirando come sia rivestita di gorgonie, e che darà subito l’idea della ricchezza della barriera.

Raggiunto il piccolo pianoro esposto a nord a -28 metri di profondità, dal blu compariranno i grossi pelagici: tonni, carangidi ma soprattutto gli squali grigi e i martello. La presenza di corrente è elemento fondamentale per gli squali che normalmente si trovano dai -35 metri in giù al di fuori dal pianoro. Terminato il tempo di permanenza in profondità, nuotando sempre con la parete a destra, a circa -30 metri di profondità si incontra una ampia conformazione di corallo stratificato, a poca distanza un piccolo spiazzo sabbioso dove si possono incontrare piccoli squali di barriera appoggiati sul fondo.

Nella zona superficiale sono presenti profondi canali nel reef che creano interessanti giochi di luce. Su questo
versante vi sono concentrazioni di corallo nero. Gruppi di pesce corallino sono presenti ovunque e nuvole di anthias nuotano nella zona superficiale del reef.

Abili Gafar può essere a buon diritto considerata una delle perle di questa area.
La torre è di forma conica e si restringe fino in superficie dove il suo cappello raggiunge un diametro di circa 40 metri, per metà rivestita da corallo ad ombrello. Dalla massima profondità stabilità, si nuoterà intorno al reef a spirale. Ci sono due stretti terrazzi, uno a -25 metri e quello a nord a -40 metri, rivestiti di alcionari e abitati da numeroso pesce corallino. Il pianoro più profondo è quello dal quale si potranno incontrare più facilmente i numerosi pelagici che nuotano in queste acque: squali grigi, squali martello, branchi di barracuda, tonni e carangidi sono quasi sempre presenti nelle zone di maggiore corrente.

Risalendo sul terrazzo meno profondo troveremo branchi di pesce di barriera che fluttuano tra gorgonie e alcionari. L’immersione terminerà nuotando sul cappello del reef dove si potrà osservare una vita strabiliante. Abili Gafar è un acquario nel quale pelagici e pesci corallini convivono in armonia totale dando vita a un paradiso marino.

Sha’ab Mahrus è uno dei reef più esterni della zona di Saint John. Per la posizione esposta in mare aperto, questi
fondali sono spesso investiti da correnti che rendono l’immersione più impegnativa.
L’immersione inizia sul lato meridionale del reef, dove le barche trovano un facile ormeggio, e dove tenendo conto del consumo d’aria, si riuscirà a tornare. L’immersione verrà condotta seguendo il flusso della corrente, e dove si troveranno magnifici ventagli di gorgonie che si alterneranno a vere e proprie cascate di alcionari, ed a grossi cespugli di corallo nero che in alcuni punti, oscurano completamente la visuale.

La parte superficiale del reef, è caratterizzata da profonde spaccature nella roccia dove, nelle ore centrali della giornata, filtrano i fasci di luce che ne illuminano l’interno. La varietà di pesce pelagico presente lungo tutti i versanti del reef è indescrivibile, sia in termini di specie sia per quantità.
Squali grigi e di barriera, carangidi, tonni, nuotano nel blu mentre a profondità maggiori ci si può imbattere negli squali martello, oltre al possibile incontro con le mante che raggingono questa zona dove in alcuni periodi dell’anno vi sono concentrazioni di plancton che le attirano.

A Zabargad si potranno fare due immersioni. La prima è quella sulla parte meridionale della barriera, nella splendida laguna separata dall’acqua color smeraldo e da una barriera corallina di straordinaria bellezza. E’ questo uno dei luoghi più affascinanti del Mar Rosso grazie all’incredibile paesaggio che si presenta ai nostri occhi.

Caverne e passaggi che si addentrano nel cuore della parete illuminati dai raggi del sole offriranno uno spettacolo indimenticabile. Nel corso dell’immersione ci saranno buone probabilità di incontrare le tartarughe che nelle notti di luna andranno a deporre le uova sulla spiaggia dell’isola. La notturna è molto interessante grazie all’intensa vita che si genera dopo il tramonto.

La seconda è sul relitto del Khanka, un cargo russo lungo 73 metri per 10,8 metri di larghezza affondato a metà degli anni settanta all’interno della laguna sud est dell’isola di Zabargad.
L’immersione può essere effettuata con il gommone ormeggiato in prossimità del relitto sul quale è consigliabile
immergersi nel primo pomeriggio grazie alle condizioni di luce ottimali, ad una profondità massima di -25 metri. E’ consigliabile raggiungere direttamente la zona poppiera dove si potranno osservare le due eliche a quattro pale semisommerse nella sabbia e da qui, proseguendo lungo la fiancata destra, è ben visibile l’enorme falla provocata dal presunto scoppio.

Raggiunta la prua, si risalirà sul ponte principale dove sono presenti quattro boccaporti semiaperti che
conducono all’interno delle stive nelle quali si trovavano alcune casse contenenti materiale elettrico. Proseguendo oltre, si raggiungerà la plancia di comando dove è presente quel che resta del telefono di bordo, della stazione radio e dello spazio dove era posto il tavolo da carteggio,e raggiungendo la poppa si attraverserà il ponte principale dove sono visibili diversi verricelli concrezionati da madrepore e alcionacei.

Raggiunta la zona poppiera, si incontra sul lato destro il portellone d’accesso alla sala macchine Rocky Island, sarà l’immersione top di questa crociera che dista solo 1,5 miglia di distanza da Zabargad. Una vera perla dal punto di vista subacqueo con le immersioni sulla punta Sud-Est e Nord-Ovest.

Il versante nord ovest di Rocky island presenta una parete che cade verticale fino a raggiungere un ampio pianoro a circa 40 metri. Affacciandosi con attenzione verso il blu dopo aver individuato la corrente, con buone probabilità si potranno incontrare esemplari singoli di squali martello e altri tipi di pelagico, come grossi tonni che nuotano nei punti di maggiore corrente.

Risaliti a profondità minori non è escluso l’incontro con le famiglie di stenelle che spesso nuotano in prossimità della parete. Uno sguardo alla incredibile parete, colorata da numerosissimi pesci di barriera, non deve
mancare. Il versante sud est presenta meravigliose gorgonie sul pianoro a 35 metri, insieme a gorgonie a frusta che si sviluppano verso il mare aperto. Da questo pianoro che si affaccia nel blu , si potrà ammirare il passaggio dei pelagici che nuotano tranquilli, e se si è fortunati se ne potranno incontrare anche di diverse specie tra cui grigi e pinna bianca, oltre ai grossi tonni sempre presenti.

Risalendo a profondità godremo della parete rivestita da gorgonie, alcionari e rami di corallo nero che ne ricoprono quasi totalmente la roccia madreporica. A fine immersione e sotto la barca, spesso ci sarà l’incontro con i famosi Longimanus, che verranno veloci e curiosi a trovarci.

Altre immersioni di questo programma potranno essere, Sha’ab Farag, Relitto dell’Aka Tienstien, Marsa Selmi.

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